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Study in Venice

La tua summer school a Venezia

Pubblicato il 13-02-2023

A luglio 2023 verrà avviata la Summer School nell’ambito del progetto Study in Venice, che si avvale della collaborazione tra le istituzioni di alta formazione veneziane: Accademia di Belle Arti, Conservatorio B. Marcello, Università Iuav e Università Ca’ Foscari: due settimane durante le quali studentesse e studenti provenienti da tutto il mondo e con formazioni diverse vivranno insieme l’esperienza che offre Venezia, per trarne ispirazione e costruire sulla città lagunare una visione narrativa originale.

La prossima estate l’offerta didattica dell’Ateneo si amplierà con una nuova proposta interdisciplinare che offrirà gli strumenti per osservare, percorrere e conoscere Venezia, attraverso il connaturato legame con l’acqua. Per saperne di più abbiamo intervistato il prof. Stefano Riccioni, docente di Storia dell’arte medievale a Ca’ Foscari presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e direttore scientifico della Arts in Venice Summer School - The Shape of Water.

Professore, perché Venezia è al centro di questo nuovo progetto formativo?

Sostanzialmente per due ragioni, comunicanti una con l’altra. La prima, perché Venezia, oggi più che mai, offre una “visione” esemplare dei paradossi e delle difficoltà contemporanee nella ricerca di modelli culturali, ecologici e sociali. La complessità dell’ecosistema lagunare minacciato dai cambiamenti climatici, le problematiche socioeconomiche, legate ai flussi turistici e al loro impatto sulla vivibilità urbana e, soprattutto, la dimensione “liquida” di un abitato fondato sull’acqua e da essa condizionato ma, al contempo, crocevia di culture internazionali, fanno di Venezia un microcosmo che per sua natura è interconnesso con fenomeni che hanno una portata globale. La seconda, riguarda le sue istituzioni di formazione e cultura. A Venezia, infatti, hanno sede l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, l’Università Iuav e, ovviamente, l’Università Ca’ Foscari, che hanno tutte un forte legame vocazionale con la città, elaborato in orientamenti diversi, secondo le rispettive specificità. Con i docenti di queste istituzioni ci siamo quindi riuniti per elaborare una proposta didattica interdisciplinare che ci consentisse di far confluire i nostri diversi “saperi” in un’esperienza formativa orientata su Venezia.

Quali sono le caratteristiche innovative di questo percorso interdisciplinare?

È un progetto didattico sperimentale che mira, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, ad accogliere studentesse e studenti da tutto il mondo, e con formazioni diverse, per fargli vivere l’esperienza anche sensoriale che offre la città di Venezia, intesa come spazio urbano ed ambientale, ma anche come complessa stratificazione di testimonianze storiche e artistiche, per costruire sulla città lagunare una visione narrativa originale, che possa essere fonte di ispirazione per la loro formazione.

Chi guiderà gli studenti?

Gli studenti saranno accompagnati in questo percorso da docenti delle quattro istituzioni di alta formazione che ho menzionato. L’iter formativo si avvarrà, inoltre, della guida attenta di Giorgio Andreotta Calò, un artista veneziano che conosce i segreti della città e, allo stesso tempo, si muove in un orizzonte internazionale. A lui è affidato il delicato compito di cucire insieme i diversi “saperi” accademici e di trasformarli in nuove conoscenze e abilità.

Che tipo di attività verranno offerte?

Il progetto si svilupperà su due settimane e sarà fortemente esperienziale perché basato sull’on-site learning. Inoltre, le competenze che abbiamo coinvolto garantiscono un panorama pressoché completo del mondo dell’arte in un percorso che unisce l’esperienza diretta della città a visite didattiche e lezioni universitarie frontali sui temi relativi all’archeologia, architettura, urbanistica, storia delle arti visive e della musica, arti performative e scienze ambientali. Sotto la guida di Andreotta Calò, sono previsti anche un workshop durante il quale i partecipanti saranno coinvolti in pratiche ed esercizi visivi, tattili e sonori, volti alla formazione di una propria visione della città, e un laboratorio finalizzato alla realizzazione di un elaborato progettuale che restituisca la personale esperienza con la città e il suo ecosistema. Questa unione delle diverse “discipline” umanistiche è, già di per sé, una proposta originale ed ha il sapore della sfida, perché volta a suscitare nei partecipanti curiosità e nuove occasioni di conoscenza.

Un’ultima considerazione?

Venezia, candidata a capitale mondiale della sostenibilità, è una città che vanta un ricchissimo patrimonio culturale, costruito nella sua storia millenaria, e un riconosciuto ruolo internazionale quale centro di promozione e diffusione delle arti visive, musicali, architettoniche e performative. Permettere alle giovani e ai giovani di ogni provenienza di sperimentare questo microcosmo, conoscerlo, comprenderlo, imparare a rispettarlo e a divulgarlo, lontano dagli stereotipi e dalle banalizzazioni, è la sfida che abbiamo voluto porre al centro di questo progetto.