Study in Venice
Pubblicato il 01-08-2025
Julie è stata una dei quattordici studenti/esse che hanno partecipato all'edizione 2025 della Arts in Venice Summer School. Il suo soggiorno in Italia è stato parzialmente finanziato da un programma di mobilità Erasmus+. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza.
Ciao Julie, raccontaci qualcosa di te.
Ciao, mi chiamo Julie, sono francese e ho 20 anni. Attualmente frequento il secondo anno della laurea triennale in Belle Arti. Credo che viaggiare sia un'opportunità per comprendere il mondo insieme ad altre persone che mi possono trasmettere le loro conoscenze, credo sia il modo migliore per capirlo attraverso le discipline che mi affascinano. L'arte è un aspetto che scolpisce tutto ciò che ci circonda e vorrei impararne di più.
Sei soddisfatta della tua esperienza a Venezia?
Sono molto soddisfatta di questa esperienza, ho scoperto Venezia come un luogo ricco di cultura e in un modo molto privilegiato, accompagnata da insegnanti ricchi di interessi e competenti. Il programma ha soddisfatto pienamente le mie aspettative e ho anche avuto modo di conoscere nuovi amici con cui ho vissuto appieno questa esperienza.
Hai ricevuto qualche finanziamento per partecipare alla summer school?
Sì, ho ricevuto una borsa Erasmus+ che ha coperto le spese di viaggio e parte delle tasse di iscrizione. Sono stata assistita durante tutto il processo dalla responsabile del programma Erasmus della mia università in Francia: infatti sono state necessarie alcune procedure amministrative e sono davvero grata di aver potuto contare sul suo aiuto. Nel complesso, ho dovuto dedicare un po' di tempo alla compilazione dei vari moduli amministrativi.
La fotografia è uno dei tuoi hobby: hai trovato qualche ispirazione speciale in laguna?
Ho usato la fotografia per continuare a praticare una disciplina artistica durante il mio soggiorno veneziano. Ho tratto grande ispirazione dagli argomenti discussi a lezione e mi è piaciuto molto lavorare con la fotografia. Mi sono lasciata guidare da ciò che ha attirato la mia attenzione e quest'acqua onnipresente a Venezia è stata, ovviamente, la prima cosa che mi ha incuriosito: l'acqua della laguna riflette la luce con effetti luminosi danzanti. Questo mi ha permesso di continuare la mia ricerca sulla luce e sui suoi effetti in diversi ambienti.
Hai detto che studi Belle Arti in Francia: puoi dirci qualcosa sul workshop curato dal prof. Arthur Duff?
Nel mio programma di studi, partecipo spesso a questo tipo di esercizi. Mi è piaciuto il modo in cui Arthur Duff ci ha invitati a riflettere sulla creazione artistica attraverso la scoperta di Venezia. Ho trovato il suo sistema molto appropriato e fruibile a tutti. Ognuno di noi ha potuto riflettere sulla creazione artistica secondo la propria personalità e intuizione. Ha saputo guidarci verso percorsi di riflessione semplici e alla portata di tutti. Ho apprezzato molto questa proposta artistica e intendo utilizzare i suoi consigli nel prosieguo dei miei studi.
Un'attività che ti ha sorpresa?
Sono rimasta molto sorpresa dal giro in laguna a bordo del dragon-boat, questa attività molto divertente mi è piaciuta molto, ci ha permesso di divertirci tutti insieme fin dall'inizio del soggiorno e di creare legami di amicizia.
Dopo due settimane a Venezia, che idea ti sei fatta di questa città così fragile?
Queste due settimane mi hanno permesso di comprendere alcune questioni che non mi erano molto familiari. Venezia è un luogo molto fragile e soffre di diversi problemi ambientali legati al cambiamento climatico, ma non solo. Questo luogo merita di sopravvivere sia sulla mappa che nella sua pura essenza: Venezia è una città tesoro, che mantiene nascosti le sue risorse e il suo sapere nonostante gli effetti drammatici del turismo di massa. È così ricca in tutti i campi artistici, per esempio.
Credo che Venezia possa preservare il suo patrimonio e la sua identità soprattutto attraverso la condivisione del sapere. Mi piacerebbe tornare in città alla fine dei miei studi per studiarla meglio e partecipare, in un modo o nell'altro, alla sua conservazione.
Com'è stato condividere la tua esperienza all'interno di un gruppo di studenti internazionali?
Vivere questi momenti insieme al gruppo di studenti e studentesse che prima non conoscevo è stato uno degli aspetti più positivi del viaggio. Con loro ho potuto parlare degli argomenti trattati in classe, imparare cose nuove sui loro studi, sulle loro vite, sui loro paesi e sulle loro passioni, e soprattutto conoscere nuovi amici. Naturalmente in queste due settimane non c'è stato molto tempo per riposarci, ma abbiamo approfittato insieme di ogni opportunità che ci è stata offerta.
Infine, ma non meno importante, questa esperienza è stata la conferma definitiva che in futuro voglio studiare all'estero nell'ambito di un programma di mobilità studentesca Erasmus+.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Innanzitutto, ho intenzione di finire la mia laurea alla Scuola di Belle Arti, poi cercherò di viaggiare all'estero per un po' per continuare questa mia ricerca dinamica. Vorrei ricercare la mia personale esperienza del mondo in modo da poterlo poi sfruttare all'interno del mio lavoro artistico.