Study in Venice
Pubblicato il 30-07-2024
Laura è stata una delle 15 persone che hanno preso parte alla seconda edizione della Arts in Venice Summer School ‘The Shape of Water’ svoltasi a Venezia nelle prime due settimane di luglio. L’abbiamo intervistata per farci raccontare la sua esperienza veneziana.
Ciao Laura, puoi presentarti brevemente?
Ciao a tutti! Mi chiamo Laura e insegno italiano come seconda lingua a Lione, in Francia. Mi piace promuovere la lingua e la cultura italiana all’estero. Sono originaria di Napoli, anche per questo sono appassionata di studi umanistici, di storia dell’arte e di musica.
Cosa ti ha colpita inizialmente del programma della Summer School?
Ciò che mi ha colpita sin da subito del programma della Summer School è stata la sua varietà e la sua ricchezza culturale dovuta, probabilmente, all’originale collaborazione fra le quattro istituzioni veneziane - l’Università Ca’ Foscari, il Conservatorio Benedetto Marcello, l’Accademia di Belle Arti di Venezia e l’Università Iuav - riunite in una delle più famose città da sogno del mondo. Inoltre, il tema dell’acqua mi attraeva perché mi ricordava la nascita della vita, le origini di Venezia, la sua laguna, i suoi suoni, i suoi odori, le sue luci, i suoi colori… Cercavo una Summer School a Venezia e questa era perfetta per la mia ricerca così ho inviato la mia candidatura.
Ora che le due settimane a Venezia sono alle spalle, ritieni che le tue aspettative siano state mantenute?
Le mie aspettative sono state soddisfatte e addirittura superate, grazie al coinvolgimento di tutto lo staff che lavora alla Summer School: docenti, tutor e chi sta dietro le quinte. Sono stati tutti davvero premurosi e attenti, non solo nella scelta del nostro programma di studi quotidiano, ma anche nel ritagliarci dei momenti di svago per permetterci di conoscerci meglio: l’uscita in laguna in dragon boat, la cena sociale, gli aperitivi, l’elegante serata “pizza” finale... È stata un’attività intensa, ma indimenticabile e ha contribuito a creare tra di noi uno spirito di squadra.
Qual è la lezione che ti è piaciuta di più?
Mi sono piaciute tutte le lezioni e tutte le attività. Ho particolarmente apprezzato l'idea di fare lezione la mattina e di uscire il pomeriggio, per mettere in pratica, sul campo, le informazioni ricevute e fissare nella mente i luoghi visitati. Per me questo è stato anche un interessante esercizio di orientamento interiore a Venezia, dov’è così facile perdersi, a causa dei suoi molteplici labirinti.
Gli insegnanti della scuola estiva sono appassionati del loro lavoro e ci hanno trasmesso la loro passione. Ciò che mi è piaciuto di più: la visita al Palazzo Ducale, la visita a Torcello, con i pregevoli mosaici della Chiesa di Santa Maria Assunta, capolavori dell'arte veneto-bizantina; le musiche dell'Organo Veneziano nella Basilica di San Marco, la visita alle chiese (Santa Maria Gloriosa dei Frari, Santi Giovanni e Paolo, San Pantalon, San Salvador), la visita alla Biennale d'Arte Contemporanea nel magnifico Arsenale, i concerti e i laboratori al Conservatorio Benedetto Marcello nella splendida cornice del settecentesco Palazzo Pisani.
Come ti sei trovata a studiare all'interno di un gruppo internazionale?
Lavorare con un gruppo internazionale è stata una bellissima esperienza ed è qualcosa che avevo già sperimentato in precedenza durante il mio master in FLE (francese come lingua straniera) presso l'Università CLA di Besançon. I partecipanti, provenienti da tutto il mondo, hanno tanto da condividere: la loro cultura, le loro tradizioni, i loro lavori, la loro storia, le loro emozioni e percezioni, il loro entusiasmo e le loro convinzioni, ma anche la loro lingua e le loro usanze.
Come hai trovato alloggio in città?
La prima settimana ho soggiornato in hotel, mentre la seconda nell'appartamento di un’amica, nel sestiere di Dorsoduro. È stata una fortuna!
Daresti qualche consiglio particolare a una persona che volesse frequentare la Summer School il prossimo anno?
Suggerirei ai futuri partecipanti di prepararsi a vedere Venezia come non l'hanno mai vista prima. Dovrebbero approfittare di ogni momento, della notte e del giorno: tutto ciò che imparano e vedono (o disegnano) potrebbe rivelarsi utile per i loro progetti e ricerche futuri. Direi loro: “Godetevela più che potete perché Venezia è un sogno senza fine”.
Pensi che quanto appreso durante la Summer School possa essere utile nella tua attività professionale?
Sì, naturalmente, intendo riutilizzare ciò che ho imparato nella mia professione quando tornerò a Lione. Questa scuola estiva mi ha permesso di scambiare pratiche, nozioni e informazioni con altri studenti e insegnanti. Tutto questo materiale farà parte del mio futuro insegnamento e, credo, ispirerà e motiverà anche altri studenti ad andare a studiare a Venezia. È stata un'esperienza d’immersione totale, un viaggio attraverso la Storia di Venezia, la sua bellezza, il suo glorioso passato, ma anche un focus sulla sua vita presente, sulla sua lotta quotidiana per sopravvivere ai flussi turistici, sulla sua resilienza nell’affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici provocati dall’uomo, ora e in futuro. Mi sento coinvolta e determinata a fare qualcosa per aiutare Venezia a diventare una grande città sostenibile, qualcosa che vada al di là della città romantica che tutti conosciamo.